propositi del nuovo anno, l'importanza di accorgersi, le piccole cose, la gioia di scovare le piccole cose che illuminano, piccole luci per il 2023

Le feste natalizie sono state un tempo prezioso, fatto di lentezza e di attesa, un tempo dedicato ai regali, anche quelli piccolissimi.

Sarebbe bello ricordarsi di fare qualche regalo a noi stessi, tutto l’anno (è molto importante avere sempre una scusa per festeggiare): piccole promesse, dediche speciali, ringraziamenti. Sì, un bel grazie anche a noi. Una cosa che potremmo fare è pensare bene a ciò che ci illumina, e una volta che lo abbiamo trovato, dedicarvi tempo e spazio. Questo qualcosa può cambiare nel corso del tempo, per questo è importante porci quella domanda più volte nel corso dell’anno.

Cosa ti illumina? Progettare, incuriosirti, leggere, collezionare, passeggiare, sperimentare? Ispirati qui. Io ho iniziato l’anno illuminandomi così: gustando un cappuccino cremoso, collezionando decorazioni natalizie e infine pensando a un viaggio piccolissimo che vorrei fare.

In questi momenti speciali e strani come sono sempre i primi giorni dell’anno (io personalmente non so mai che giorno è, che ora è) mi sto allenando ad accorgermi delle piccole cose: quanto è buono il caffè della moka, com’è divertente inventare le frasi nei biscotti della fortuna e far credere che ci sia davvero scritto così, quanto mi mancavano le risate in famiglia. Piccoli particolari di cui accorgersi, piccole scintille. Che illuminano, appunto.

La luce viene da dentro, ma c’è sempre una cosa che più di altre contribuisce a darle forza e durata. Lavoriamoci su. Il mio augurio per il nuovo anno è questo: accorgersi, fare caso a quelle piccole scintille che tempestano il nostro percorso e prendercene cura.

E ora un pacchetto di spunti per te che mi stai leggendo, per avviare l’anno con cura e curiosità, ma senza fretta:

  • contatta una vecchia amicizia e aggiornatevi sulle reciproche vite,
  • rifletti sul tuo tempo: come puoi dilatarlo con cose che ti piacciono?
  • Colleziona qualcosa di piccolo, la cui ricerca ti accompagnerà tutto l’anno,
  • vai in biblioteca oppure in libreria e ascolta: un libro ti chiama di sicuro (psst, la mia lettura di questa settimana è Palomar di Italo Calvino, la storia di un uomo attento che legge le onde, pensa e ripensa, si interroga sull’eros delle tartarughe…).

Forse è per rintracciare il filo del discorso che scorre là dove le parole tacciono, che Palomar tende l’orecchio al silenzio degli spazi infiniti o al fischio degli uccelli, e cerca di decifrare l’alfabeto delle onde marine o delle erbe di un prato. Italo Calvino

( photo by Antoni Shkraba on Pexels)