Le vacanze iniziano e spesso ci arriviamo stressatissimi. Complice l’ansia di finire tutto in tempo per non avere strascichi. C’è chi alla vigilia di una vacanza si sente senza forze, chi si sente in colpa perché non può lasciare tutto anche solo per un po’. Ma la verità è che non siamo indispensabili e non siamo immortali. Avere i super poteri è un’utopia di molti, me compresa. Lottiamo tutto l’anno per avere più tempo, più denaro, più idee, più possibilità, più riconoscimenti, in ordine sparso e a più riprese. Ma siamo esseri finiti che si scontrano con la propria finitezza e che hanno bisogno di una pausa qualche volta. Comunque io credo che possiamo crescere e migliorarci anche in vacanza.

Noia e riposo sono capaci di portare grandi idee. Ci può aiutare una lista di valori in cui crediamo, oppure la scelta di una parola guida o anche una domanda semplice che tanto semplice non è: “dove voglio arrivare?”. Nel nostro piccolo possiamo fare tante cose minuscole che ci portano lontano e ci ricaricano. L’importante è non vivere la vacanza come un altro lavoro. Rallentare è la parola d’ordine.

L’estate è foriera di superpoteri che rilasciano la loro energia lentamente, una volta ripresa la routine. A me l’estate regala sempre nuove idee che fatico a controllare e a mettere in fila, perché vorrei realizzarle tutte insieme, ma così non va. Una vacanza può diventare il tempo in cui liberiamo le idee, permettiamo loro di giocare, scombiniamo la nostra routine e usciamo dagli schemi. Abbiamo bisogno di farlo, per non implodere, ma soprattutto per credere nel cambiamento e nella rigenerazione.

Mi piace chiamarli minuscoli atti eroici quelle cose che normalmente non faremmo, che riteniamo frivole piuttosto che utili. Leonardo Sciascia scriveva A forza di andare in profondità, si è sprofondati. Pertanto ricordiamoci di volare alto. E Italo Calvino ci viene in aiuto insegnandoci la Leggerezza, una qualità preziosa associata alla precisione, alla determinazione, alla cura.

Da qui al 25 settembre, andremo incontro a tempi duri, in cui le parole saranno usate in abbondanza, per confondere, per convincere, per ricamare bugie. Questo tipo di leggerezza nell’uso delle parole può costarci cara. Vegliamo sulla Leggerezza con la ELLE maiuscola, per comunicare in modo autentico. Prendiamoci cura delle parole per riconoscere quelle sincere.

Intanto per la mia estate comincio da una lista piccina e soffice che ti svelo qui:

  • salvare coccinelle
  • creare un album fotografico a tema: per esempio, i gelati, le foglie, i tramonti, gli occhi…
  • su un quaderno dedicato copiare le citazioni più belle che trovo nei libri (non dimenticare autore e titolo!)
  • cercare un podcast che mi accompagni nei lunghi pomeriggi estivi
  • cantare in auto
  • risolvere cruciverba
  • lasciarmi ipnotizzare dal frinire delle cicale

Se cerchi un approccio leggero e squisitamente romantico (ma proprio per questo eroico) all’estate ti suggerisco i miei due ebook, che potrai comodamente stampare, e il mio libro:

  1. Abbraccia l’estate
  2. Piccolo manuale di geografia letteraria
  3. I super poteri della lettura

(photo by Marzia Allietta)