bilancio di fine anno, rivedere il proprio lavoro, fare ordine, fare luce, i valori in cui credo, dicembre mese di bilanci

Dicembre, tempo di bilanci? Non lo so. Io di solito scelgo agosto come momento per fermarmi e ripensare i miei obiettivi e settembre diventa periodo di ripartenza e di aria nuova.

Ma dicembre ha il suo perché: mi aiuta a fare luce su quello che sto realizzando, è un’occasione per fare il punto, voltarmi indietro e capire se tutto ha funzionato come previsto. L’attività didattica si ferma per un pochino, ma è la scuola che è chiusa, non certo la mia personale fabbrica delle idee. Già, non smetto di frullare neppure un secondo. Questa pausa in genere mi regala tanti spunti diversi, dalle letture alle newsletter che ricevo e rileggo volentieri, da incontri curiosi e corsi che seguo. Dicembre è un momento importante anche per sistemare gli appunti e le fotografie e rivedere la mia programmazione.

Quest’anno non posso partire, ho annullato il viaggio che avevo previsto, quindi ho deciso di dedicarmi di più agli affetti e a un cucciolo appena arrivato: Bianca, la mia labrador color burro. E poi ribalterò casa e comprerò nuove scatole colorate, sistemerò la mia scrivania per poi metterla di nuovo in disordine. Fare ordine mi calma e mi affascina. Mettere a posto, scoprire cose dimenticate mi regala benessere, come ridurre le cianfrusaglie nella mia zona lavoro. Mi piacerebbe procurarmi un libro: L’arte delle liste di Dominique Loreau, una scrittrice francese che si è trasferita da venticinque anni in Giappone, paese dal quale ha assorbito filosofia e stili di vita. Ha scritto piccoli saggi sull’importanza della semplicità e della frugalità. Potremmo dire che il suo motto è “meno è meglio“.

C’è un’altra cosa che voglio passare in rassegna perché ho necessità di fare chiarezza: si tratta dei valori della mia comunicazione, che poi è l’elemento fondante del mio lavoro.

Ecco quelli che ho raccolto ripensando a quest’anno:

  • Trasparenza, mi interessa che si sappia chiaramente cosa mi piace e cosa no.
  • Leggerezza: prendere le cose con un pizzico di ironia provando a cambiare prospettiva, mi aiuta a elevarmi al di sopra del problema e rovesciarlo.
  • La magia delle parole: adoro farmi incantare da una frase, da una descrizione, dal titolo di un libro, da un’intervista.
  • Il dubbio, che per me è desiderio di conoscere da cui scaturiscono sempre nuove domande, è accettare di non sapere qualcosa e scoprirlo assieme (mi succede spesso anche in classe con le domande assurde dei miei ragazzi!). Il dubbio è fecondo, dice Vera Gheno in questo Ted talk che ti consiglio di guardare.
  • Avere un progetto: frullare sempre qualcosa di nuovo, un’idea, un viaggio, uno spostamento di mobili, una nuova pianta, una passeggiata insolita, persone diverse con cui fare amicizia o anche solo confrontarsi.

E poi, giusto perché amo gli elenchi, ecco una lista di cose che mi danno gioia: la poesia, il sogno, gli sguardi curiosi dei bambini e soprattutto prestare attenzione a dove guardano loro, i quaderni a righe dalle copertine colorate, il profumo, il basilico, la maionese sulla pizza, il tour obbligato di una libreria ovunque mi trovi, i vestiti blu, il rumore delle onde, le fotografie, gli appunti presi qua e là, il burrocacao, le orecchie alle pagine dei libri, le paillettes.

Potrei dire che queste parole mi identificano. Vera Gheno, sempre nel corso del talk a cui ho accennato prima, ribadisce il concetto della lingua come atto di identità: le parole ci aiutano a dire chi siamo, ci dichiarano. E io ci credo molto. Credo molto anche nell’importanza di definirsi e ridefinirsi. Infatti questo elenco potrà cambiare nel tempo, ma intanto mi aiuta a capire chi sono e cosa voglio fare “da grande”. Avere un obiettivo è vitale, ci proietta in avanti e ci dà energia nuova, anzi, rinnovabile!

Ogni parola che scelgo racconta qualcosa di me. – Vera Gheno –

Ti saluto con questa canzone che ultimamente mi ha accompagnato nel tragitto casa-lavoro e mi ricorda di esserci, anche quando mi prende la svogliatezza oppure quando mi sento leggermente demotivata. Mi ricorda che molte cose non dipendono da me. A volte penso che vorrei fare quelle cose a modo mio, che le farei meglio io, ma non si può controllare tutto. Dipendesse da me…

E tu? A che punto sei con bilanci ed elenchi? Ti capita di pensarci? Che cosa ti dà energia nuova e rinnovabile?

(photo by Noah Silliman on Unsplash)