
Cosa succede quando si ripiomba malauguratamente in una brutta situazione dalla quale si sperava di essere usciti? Ci si inventa qualcosa. Penso a quello che stiamo rivivendo adesso, alla preoccupazione che abita i nostri pensieri e alle lunghe ore di niente.
Per quello che mi riguarda, l’impegno e il rispetto delle regole sono gli stessi, ma l’atteggiamento e lo sguardo sono diversi. Secondo te perché? Si tratta di una sorta di abitudine, di inconscia speranza? Di rassegnata accettazione? O piuttosto è l’idea che sia una situazione temporanea, come l’ultima volta? Certo il disagio potrebbe prolungarsi, ma esiste una via d’uscita, un ritorno a una vita soddisfacente e accettabile e molto dipende da noi. So che la normalità che vivevamo non tornerà mai più, ma credo che ci siano abitudini utili e strategie di cui fare tesoro d’ora in avanti.
Durante il lockdown di primavera avevo pubblicato un articolo in cui raccoglievo tanti spunti per superare la noia, rivolgendomi soprattutto alle mamme e ai più piccoli. Penso che se vogliamo superare questo momento, dobbiamo dedicarci a qualcosa di bello, cercare angoli di spensieratezza.
Ci sono situazioni lavorative difficili e per quelle non conosco soluzione, ma credo sia importante ridisegnare la quotidianità, reinventarsi un pochino e non ripiegarsi sulla noia. A tale proposito ti invito a leggere questo articolo di Wired sull’importanza di annoiarsi. Che poi annoiarsi di proposito non si può, siamo sempre portati a riempire quello spazio vuoto, ma utile, per assurdo, a riossigenare la nostra creatività. Chi non sa cosa fare, inventa, crea, trova espedienti, sperimenta possibilità.
I lunghi pomeriggi di noia, soprattutto nel weekend, potrebbero servirci per riflettere un po’ su noi stessi in maniera giocosa e disimpegnata. Per farlo, ti suggerisco questo libro che ho trovato per caso navigando su Pinterest: Osserva, raccogli, disegna! – un diario visivo – Scopri i pattern nella tua vita quotidiana, di Giorgia Lupi e Stefanie Posavec. Si tratta di un diario in cui possiamo raccogliere pensieri e scoperte su di noi. L’intento delle autrici è quello di chiedersi che cosa impariamo su noi stessi se ci soffermiamo sulle cose che ci piacciono e sulle nostre abitudini. Questo libro è un mezzo per analizzare ciò che ci riguarda per comprenderci meglio, rielaborando i dati attraverso l’information design (sintesi e appunti grafici).
Ti propongo un’attività che mi sono inventata di recente e a cui sto lavorando anch’io: pensa a un titolo di libro noiosissimo, stampa la copertina e giocaci, magari applicando ritagli di carta, trasformandola in un collage alternativo; cambia il titolo e il protagonista, inventa una storia diversa da quella che ti ha deluso. Lo trovo un modo simpatico per sperimentare la re-invenzione.
Una cosa che non mi annoia, ma mi fa scoprire tanti mondi, è la poesia, non tutta eh. Ho imparato a scegliere a mio gusto ciò che mi serve e mi diverte. Per esempio ci sono questi versi di Ungaretti che adoro:
Sono un poeta
un grido unanime
sono un grumo di sogni.
Sono un frutto
d’innumerevoli contrasti d’innesti
maturato in una serra.
Giuseppe Ungaretti, Sono un poeta, da Vita di un uomo
Chiusi nella nostra serra, siamo comunque pieni di idee da far sbocciare: approfittiamo di questo tempo per sbrogliare quel grumo di sogni in modo da essere pronti a realizzarli al momento opportuno.
Sono presto svelati i miei tre espedienti salva-noia, tre cassetti che, se aperti, possono diventare punto di partenza per nuovi viaggi: una poesia, un collage, una citazione che mi ispiri, come quella di Paul Klee: Una linea è un punto che è andato a fare una passeggiata. Mi piace partire da qui, dal punto fermo che è in grado di evolvere, di muoversi, di trasformarsi. Voglio imparare a essere quel punto che decide di farsi una passeggiata creativa. Chissà cosa succederà!?
Ti saluto con questo prezioso promemoria: l’uscita del mio ebook di geografia letteraria.
Sta per partire, salirai a bordo anche tu? Un piccolo manuale a un prezzo ancora più piccolo: 5 euro per le prime 48 ore e poi 7,90 euro. Il 27 NOVEMBRE ti spiegherò tutto❣❣❣ Infatti uscirà una newsletter tutta speciale per l’occasione. Ti insegnerò a viaggiare e a ritrovare ricordi e spazi attraverso un percorso in cinque tappe: Geografia dell’anima, Geografia dell’ascolto, Geografia dell’infanzia, Geografia delle mura domestiche, Geografia della fantasia.
A PRESTO!
(photo by Joanna Kosinska on Unsplash)