Ci sono storie che fanno stare bene come un Ferrero rocher trovato in fondo alla borsa, un bagno caldo profumato agli agrumi, o l’essenza del basilico sul balcone.
Sto scoprendo molte storie in queste settimane, in cui il tempo si è fatto denso e generoso. Perdermi tra le pagine, far viaggiare il pensiero, abitare mondi diversi, tutto questo mi fa stare bene. Mi succede quando leggo le storie giuste per me, quando fisso le pozzanghere, quando scruto i contorni delle nuvole dopo il temporale, oppure quando incontro gli occhi grandi dei cani.
Oggi ti parlerò di libri, di pozzanghere e di quello che vi ho trovato.
Quanto alle seconde, ti invito a guardare l’album dedicato nella mia pagina Facebook. La pozzanghera è un passaggio segreto, mi diverto a scovarle dopo la pioggia, a leggere le forme delle nuvole che vi si specchiano. Le case e gli alberi visti a testa in giù insegnano a cambiare prospettiva. La pozzanghera mi costringe a guardare in basso, a concentrarmi in modo nuovo e insolito su qualcosa che invece è molto più in su, a interpretare le figure e i contorni, ma al contrario.
Ci sono poi due libri di cui ti voglio assolutamente parlare.
Il primo è L’isola è una conchiglia di Erri De Luca, un libro piccolissimo ma profondo. Ho sempre pensato che l’isola fosse sinonimo di lontananza e di chiusura al mondo esterno. Invece, questo libretto spiega in modo essenziale come sia simbolo di apertura, di bellezza e accoglienza. Erri De luca dice che chi non ne ama una è destinato a perdersi di notte senza lume. Dopo aver letto questo libro, ho pensato che voglio un’isola da amare, e mi è sembrato naturale, anzi, necessario. Le isole si aprono al mondo, puoi girare attorno ad esse e guardarle da ogni punto, a 360 gradi: io le immagino come girotondi, cuori fatti con le mani, abbracci salati.
Il secondo è La piccola farmacia letteraria di Elena Molini, una storia scaturita da un progetto bellissimo, una libreria di Firenze che non ha i libri ordinati per genere o titolo o accompagnati dalla trama. I volumi sono piuttosto sistemati a seconda delle emozioni che suscitano e delle risposte di cui lettrice e lettore hanno bisogno. Ogni libro ha un bugiardino con indicazioni, posologia ed effetti collaterali e se ne trovano anche nelle ultime pagine di questo volumetto! Qui la storia vera si mescola con reminiscenze letterarie, citazioni e suggerimenti di titoli. Il finale è dolcissimo ed è un originale omaggio alla lettura.
Ti saluto con altri due suggerimenti e con due parole che ho scelto come pilastri del mio presente.
Quando un elefante si innamora, di Davide Calì. Un tenero racconto che parla della prima fase dell’innamoramento e dei goffi tentativi di un pachiderma di farsi notare dalla sua amata.
Milk and Honey, di Rupi Kaur. Una piccola valigetta di attrezzi poetici per affrontare, attraverso la lettura, un viaggio attraverso i momenti più difficili della vita, perché «il bene è dappertutto, devi solo essere disposto a vederlo».
Assertività, perché voglio imparare a spiegare ciò che penso con calma e fermezza, accettando anche il fatto di non piacere a tutti.
Serendipità, perché adoro perdermi per poi trovare quello che non stavo cercando.
E tu, ce l’hai una parola guida o un libro che ti ha fatto bene? Raccontamelo nei commenti!
Ciao, il mio libro guida è stato “Il piccolo principe” come parola non ce l’avrei, ho piuttosto un’ aforisma che è questo: “Amare vuol dire comunicare con l’altro/a è vedere in lui/lei una piccola particella di Dio”.
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Il piccolo principe è pieno di messaggi nascosti, ogni volta che lo leggo in classe ne trovo uno diverso. Mi è piaciuto molto anche il film di animazione uscito pochi anni fa. Che bella questa definizione di amore!
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