creatività, trovare soluzioni, combinare elementi per risolvere un problema, esercitare la creatività, gli errori servono, sbagliando si risolve un problema, combinazioni e idee

See draw repeat, è il titolo di un capitolo di un libro che sto leggendo in questi giorni. Si tratta del libro di un’artista Rae Dunn: In pursuit of inspiration. E di ispirazioni me ne sta dando in quantità! Osserva disegna ripeti, mi sembra un buon consiglio per chi vuole cimentarsi nella creatività e non solo quella artistica. Dagli errori impariamo moltissimo, rifacendo la stessa cosa avremo nuove possibilità, nuove visioni e nuove soluzioni fino a trovare quella che ci sembra la migliore.

Creativity is allowing yourself to make mistakes. Art is knowing which ones to keep. (Scott Adams – The Dilbert principle)

E così Rae Dunn ha dedicato tutta una serie di disegni a un unico soggetto, una chiave, disegnandola da varie prospettive e con tecniche diverse. La cosa che mi affascina di più in questo favoloso libro è che si parte sempre da oggetti di uso quotidiano, c’è la vita di tutti i giorni in queste pagine. Un capitoletto è dedicato a Wilma, il cane dell’artista, disegnato in tutte le sue pose caratteristiche e definito da lei stessa la sua musa.

Ciò che mi ha attratto all’inizio sono stati la copertina e il sottotitolo che dice trust your instincts (fidati delle tue sensazioni). Sapevo che si trattava di ispirazione artistica, ma poi ho pensato che potesse servire anche a me che non disegno, ma sono sempre in cerca di un nuovo e accattivante modo di trasmettere conoscenze, a scuola. Tutto può tornare utile, la creatività non ha limiti, ci serve per trovare la soluzione a problemi di varia natura.

Creatività è dare un’originale chiave di lettura a un qualcosa che già c’è, combinandolo in modo nuovo. Impossibile a questo punto non pensare al binomio fantastico di Gianni Rodari, uno dei punti cardine per raccontare storie.

Umberto Eco parlava di (ars) combinatoria in una Conferenza tenuta a Firenze per la Nobel Foundation il 15 Settembre 2004 , e a un certo punto, citando Pascal, scrisse:

Che non si dica che non ho detto niente di nuovo. La disposizione delle materie è nuova. Quando si gioca alla pallacorda è la medesima palla quella con cui giocano l’uno e l’altro, ma uno la lancia meglio.

Ognuno di noi è unico e riconoscibile, ha il proprio stile nel risolvere un problema, anche questo è un atto creativo.

In cosa consiste la combinatoria della creatività? Innumerevoli combinazioni e intrecci tra elementi conosciuti che danno origine a idee inedite: le migliori si nascondono proprio lì, tra le cose che conosciamo, nel nostro vissuto. Penso ad alcuni profili Instagram in cui abbinamenti strani e originali sono risultati vincenti: cartoorin, unforchettable, abstractsunday. Creatività è quando combiniamo due o più elementi già esistenti per formare qualcosa di nuovo che risolva un problema. E questo lo insegna anche Annamaria Testa, pubblicitaria, sociologa e accademica, di cui devi assolutamente visitare il sito: Nuovo & Utile.

Ti lascio con un suggerimento, trovato sempre nel libro di R. Dunn: proviamo a usare la nostra mano non dominante. Prendiamoci del tempo per disegnare, scrivere, fare qualcosa con la mano che usiamo di meno: ci aiuta a riscoprire l’ingenuità e l’inconsapevolezza di quando eravamo piccoli, quando intuito ed emozioni ci guidavano senza il freno delle inibizioni. Alleneremo in modo grandioso l’altro lato del nostro cervello.

E se anche tu come me sei sempre alla ricerca di nuove idee per la tua comunicazione e la tua attività, ti consiglio di iscriverti a Jellyfish, un corso per allenare la creatività tenuto da Valeria Zangrandi. Io l’ho fatto, e ora ho una valigia virtuale piena zeppa di spunti!

(photo by Crystal de Passille Chabot on Unsplash)