conoscersi, raccontare, condivisione, storie di vita vera, creatività

Di recente mi è capitato di dovermi raccontare a una persona che non avevo mai visto prima. Mi trovavo a un super corso sulla comunicazione, Il metodo Fletcher, e a un certo punto la nostra coach Valeria (sì perché “la creatività è un muscolo che va allenato”) ci ha proposto un gioco: Conoscersi. Ci siamo divise a coppie con l’idea di raccontarci un po’ il nostro lavoro, il nostro stile comunicativo, le passioni, tappe e scelte che ci hanno portato fin qui.

È stato strano e bello al tempo stesso: ascoltandomi raccontare mi sono compresa un po’ meglio, parlando di me mi sono rivista in certi momenti della mia vita quando ho dovuto scegliere e capire che strada prendere. Condividere tutto questo mi ha aiutato a capire meglio chi sono e cosa è per me il mio lavoro.

Allo stesso modo, ascoltando quello che Chiara aveva da dirmi di sé, mi sono appassionata alla sua storia e alle sue scelte. Lei crea gioielli stupendi, è stata in Scozia a studiare per un po’ e mette tutta se stessa nel suo lavoro. Vai a vedere qui cosa è capace di creare.

Quello che è emerso è stata una bella sorpresa: scrivere e raccontarmi mi fa stare bene, mi piace condividere cose belle che scopro e imparo, questa è un po’ la ragione del mio blog. Ma mi piace tantissimo anche ascoltare, innamorarmi delle storie degli altri. È l’augurio che ho scritto in un libro da donare alla mia biblioteca scolastica: innamoratevi delle storie, sempre. Mettersi in ascolto, leggere, e perché no, perdersi in certe storie ci aiuta a ritrovare un po’ di noi.

Mi viene in mente l’immagine di un ventaglio: noi siamo un po’ come un ventaglio di possibilità, e quando ancora i nostri desideri sono inespressi o non sappiamo bene cosa scegliere, condividere con gli altri e prendere il buono da loro può darci una risposta o una conferma.

Ti lascio con una frase di Italo Calvino che mi è entrata in testa e nel cuore e non mi lascia più. Sto rileggendo l’Orlando furioso per un progetto scolastico e Calvino dice così a proposito di questa opera immensa e meravigliosa:

Il Furioso è un universo a sé in cui si può viaggiare in lungo e in largo, entrare, uscire, perdercisi. (Orlando furioso di Ludovico Ariosto, raccontato da Italo Calvino, Einaudi)

(photo by Hybrid on Unsplash)