È arrivato il Nostoc in una parte del mio giardino, piccoli grumi di massa gelatinosa verdescuro che si gonfiano dopo una pioggia o in presenza di forte umidità e scarso drenaggio del terreno.
Ho scoperto il nome di questo slime alieno attraverso qualche piccola ricerca nel web. Prima, mi piaceva immaginarlo come un segno del passaggio di qualche visitatore extraterrestre: infatti, con i bambini ho inventato il suo viaggio fin qui. È stato un po’ come la siepe per Leopardi: un punto di partenza per immaginare alla grande.
C’è un però. Il Nostoc è un odioso cianobattero nemico del mio prato, abbastanza innocuo, ma brutto da vedere e viscido sotto i piedi. Lo abbiamo scoperto giocando a pallavolo in giardino.
Ho letto che si chiama anche Spuma di primavera, piuttosto poetico non trovi? Ma no, dovrei smetterla di trovare il lato poetico delle cose brutte, bisognerebbe catalogarle come brutte e stop.
Comunque, questa scoperta mi ha dato degli spunti (forse buffi e un po’ leggeri):
- Il Nostoc è come l’umidità che ti entra nelle ossa e ti dà quei fastidiosi reumatismi autunnali che ti tolgono la gioia dei movimenti quotidiani.
- È la noia che pervade certi pomeriggi nei quali avevi programmato di andare al cinema , ma poi ti viene in mente che devi portare il cane dal veterinario.
- Nostoc sono le idee che si sono liberate in testa tutte assieme e bellissime, ma non avevi nulla su cui scriverle e sai di averne persa qualcuna, forse per sempre.
- Oppure quando si materializza una gita al mare, ma la tua estetista, avvisata all’ultimo minuto, non ha tempo per la ceretta all’inguine.
Che fare? Il drenaggio è la soluzione migliore: far scorrere le cose, indicare loro una via, trovare soluzioni alternative e non fermarsi nel pantano, affrontare l’ostacolo gelatinoso, non senza averlo prima conosciuto bene e avergli dato un nome.
Ridisegnare il problema: troppo bella questa espressione, ancora non so bene cosa voglia dire, ma devo approfondirla e darle un senso. Sento che mi sarà utile. E chissà, magari anche a te che leggi!
E tu? Ce l’hai un Nostoc nel tuo giardino?
Ti lascio con un suggerimento di lettura molto interessante, una sorta di via d’uscita da un certo pantano: l’essere ingabbiate nei luoghi comuni di una società al maschile che deve fare ancora un po’ di strada: Manuale per ragazze rivoluzionarie, di Giulia Blasi.
(photo by Mostafa Meraji on Unsplash)
Nostoc ti ha dato una buona ispirazione. Con la fantasia della sua origine, ha disegnato una descrizione poetica “con l’umidità che entra nelle ossa”. Ora sappiamo della sua esistenza. Buono per te
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