vacanza toscana, elenco di viaggio, ricordi d'estate, cercare la bellezza

Quest’estate sono andata in Toscana per un tempo breve.

Mi piace sempre fare una tappa in questa meravigliosa regione, ma credo che mi prenderò una pausa. Eh sì, hai capito bene: infatti oltre alla tradizionale bellezza, mi sono imbattuta in qualche inconveniente, legato al posto in cui ho prenotato, che ha riservato delusioni e qualche brutta sorpresa, anche per colpa del gestore barra proprietario barra losco figuro che, a mio avviso, non è stato affatto onesto. Anzi, devo ammettere con tristezza di avere ravvisato il classico atteggiamento dell’Italiano furbetto, che gode nel beffarsi del prossimo a suo vantaggio.

Comunque, preferisco parlare di bellezza: ci sono cose che voglio ricordare nonostante le promesse disattese e i servizi deludenti della casa in affitto.

Ed ecco qui il mio elenco di viaggio.

  • La terra ocra e rossa e le sue zolle giganti che sanno di fatica e vino buono.
  • Saltalbero, un posto magico per i bambini e per gli adulti: camminamenti sospesi e carrucole tra gli alberi, altezze, battiti e vuoto di pancia.
  • Le Terme San Giovanni, più piccole ma più intime e meno affollate della Querciolaia. Ci siamo divertiti a passare da una vasca all’altra, a spalmarci il fango bianco che si deposita sul fondo e a fare mille partite a Memory sui lettini. E poi c’è un bar super fornito, spazioso e accogliente dove abbiamo fatto sia colazione che pranzo.
  • Io e i bambini ci siamo affezionati a una pizzeria in un paese dell’entroterra, un luogo semplice con il pergolato e gli anziani del circolo vicino che chiacchierano sulle sedie di plastica, pizza buonissima e atmosfera tenera: Room 905. Capita a anche te di avere bisogno di un luogo con cui prendere confidenza e in cui andare spesso quando sei in vacanza? Per me è una cosa bellissima!
  • La passeggiata serale a San Gimignano, quando i turisti se ne sono già andati e i negozi stanno chiudendo, ma è allora che si sprigiona la magia e puoi finalmente godere della musica dell’artista di strada e gustare una crêpe alla nutella senza fare la fila. Mi è capitata la stessa sensazione a Venezia che, di sera, è un’altra città! Provala.
  • E infine, il giallo dorato dei covoni di fieno e il loro profumo di buono, che sembrano disposti ad arte. Non hai mai pensato di abbracciarli? Io, un milione di volte!

Ti lascio con questo frammento del critico Cesare Brandi che descrive la campagna toscana con metafore stupende:

… questa terra, tutta fatta dall’uomo, dai suoi sudori, dalle sue fatiche, per secoli e secoli, per generazioni umili e tenaci, splendida perché sempre sottovoce e mai a gola spiegata, con un’aria che l’avvolge come se fosse una sua atmosfera privata e non quella di tutti, con un cielo che è come una pittura a tempera, che quando è limpido traspare, e quando non è limpido reca nuvole di panno e di feltro, dense, quasi non contenessero pioggia né grandine né neve, ma fossero l’esatto contrappeso aereo di questa terra secca e dura… (Addio Toscana – Cesare Brandi)

(photo by Luca Micheli on Unsplash)