Sono di ritorno da un tipo di vacanza che mi ha costretto a pensare, anche più del solito. Lo so, è incredibile anche per me. Mi sono ritrovata in un luogo ameno, ma davvero isolato dal mondo. Mancava una connessione, anche minima. Nessuna cella era raggiungibile, neanche gli sms riuscivo a mandare. La casetta si trovava in una radura in mezzo al bosco e di notte il buio pesto era inquietante… ma questa è un’altra storia.
Diciamoci la verità, oggi più che mai, risulta difficile non comunicare online anche solo qualche minuto, oppure cercare su internet qualunque cosa ti venga in mente: un quotidiano da leggere, un ristorante, l’orario di un supermercato, la farmacia più vicina. Molte cose si fanno online, troppe! Ma io non lo ero affatto! Dovevo sempre attendere momenti prestabiliti, prendere l’auto e fare almeno quindici minuti di strada fino alla civiltà, dopo aver attraversato un tratto di avventurosa e sterrata strada di campagna.
E così pensavo, leggevo e scrivevo note, nel telefono e sul mio blocchetto inseparabile. In quei pomeriggi lunghi e cicalosi è successo di tutto: ho prodotto tre nuove idee per la didattica, ho sognato don Milani che mi dava suggerimenti (!), ho riflettuto su quello che vorrei, su quello che mi manca e che è il caso di inserire in una delle mie liste.
Ho pensato che nella vita vorrei più sorrisi. Questo è un periodo di tensione e preoccupazioni: non riesco mai a stare tranquilla. È capitato anche a te? Litigo per niente e ho sempre la risposta pronta, spesso condita con una buona dose di stizza. Inutile negarlo: c’è ansia nell’aria, credo proprio che si tratti di vento di cambiamento. Aggiungi poi che mi sto preparando a un esame e non mi sento affatto a mio agio…
E cosa mi darebbe più sorrisi? Dunque, innanzitutto dovrei considerare di vedere più mostre, ho sicuramente bisogno di arte e musei. Poi è indubbio che devo mangiare più gelato alla nocciola e panna montata. E ancora: devo dire più NO. Infatti ho scoperto che ho ricominciato ad essere accondiscendente per paura di deludere qualcuno, ma poi è peggio, perché provo un senso di frustrazione e noia.
A volte è proprio bello dire no semplicemente, senza dover giustificare a tutti i costi la nostra scelta. È un bellissimo proposito di cui avevo parlato in un altro articolo del blog. No, perché non voglio, perché questa cosa mi snatura, mi fa sentire a disagio. Ecco.
Un’ultima cosa mi darebbe più sorrisi: il mare, quello del Sud, mescolato alle cicale, al vento, al profumo dei pini marittimi . Ecco, quel mare lì, talmente bello che diventa medicina per l’anima, come in questa dolcissima illustrazione di Enrica Mannari.
E tu invece, che mi dici? Cosa ti fa sorridere? Raccontami!
(photo by Laura Briedis on Unsplash)
Bellissimo post, mi ha fatto sorridere (per l’appunto) ☺️ … a me ci vuole poco ma di tutto un po’ : farfalle, un prato di montagna, il mare all’alba, un cartone animato che mi piace (nonostante la mia tenera età …), una telefonata in arrivo dalle amiche, un gelato con panna, un paio di sandali nuovi, un bel film che inizia, un libro nuovo appena comprato. Potrei continuare all’infinito!
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WoW!!! Chissà quanti sorrisi✨🎉. “Di tutto un po’” è bellissimo!!
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😄
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