Mi piace ricevere newsletter e seguire corsi online.
Scelgo con cura quello che voglio leggere e quando. Ho la libertà di saltare qualche lettera, magari perché non ho tempo oppure perché, a una prima lettura, non mi intriga. Ce ne sono altre che considero irrinunciabili, perché trovo che siano fonti di ispirazione continua e sono scritte proprio bene. A volte mi capita di non poterle leggere subito, allora le conservo per un momento tutto mio in cui nessuno possa interrompermi, e me le gusto. Le mie preferite le trovi nella pagina Cose belle di questo blog.
E poi c’è un percorso online a cui mi sono iscritta che si chiama Scaldamuscoli, una serie di attività che arrivano per posta e che insegnano a trovare idee per la scrittura. Uno degli allenamenti che ho ricevuto proponeva alla fine di vedere un TED talk molto simpatico nel quale ho colto un sacco di spunti, uno dei quali vorrei condividere con te.
Mi ha fatto dire “Caspita, è proprio così!” ed è l’invito a ricordarsi che noi abbiamo tutte le età che abbiamo avuto. E caspita, è vero! Io sono la somma di tutte le mie età, le varie fasi della mia vita fin qui. E ognuna merita o di essere ricordata, oppure rimpianta, raccontata e qualche volta rivissuta.
Come quando torniamo bambini di fronte a un dolce o a un gioco, o ci sentiamo un po’ adolescenti in una risposta o in compagnia dei nostri amici: può sembrare un’ovvietà. Ma io la trovo una cosa importante su cui riflettere.
Ecco spiegato in un modo differente il fanciullino del poeta Giovanni Pascoli, quel bambino che resta vivo in noi anche quando cresciamo. Secondo lui i giovani non lo apprezzano e non vogliono sentirlo più, ma gli adulti tornano ad ascoltarlo volentieri. Noi cresciamo, mentre lui resta piccolo e ci accompagna e ci parla!
noi accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua antica serena maraviglia;
Pascoli dice che, se per caso in qualche adulto non vi fosse il fanciullo musico (troppo bello questo epiteto), quella persona sarebbe misera e sola e non sarebbe in armonia con l’umanità e con le altre anime. E secondo me ha ragione. Non lasciamo scappare il fanciullino e non rinneghiamo le nostre età che, a modo loro, ci hanno insegnato qualcosa, anche attraverso gli errori. E noi siamo la somma di tutte.
L’adulto è già stato tante cose e dovrebbe sentire il privilegio di poter capire meglio i piccoli. Tuttavia, vedo certi adulti che hanno dimenticato di essere stati bambini e questo li inaridisce un po’… Dai forza, siete ancora in tempo! Meravigliarsi ancora è bellissimo.
(photo by Med Mhamdi on Unsplash)
Talvolta è difficile far tesoro degli anni vissuti perché le difficoltà affrontate stendono una nebbia oscura sul passato.
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è verissimo, ma ci sono momenti in cui quello che siamo stati spunta come un fungo, spontaneamente e allora ricordiamo chi siamo davvero. Altre invece un piccolo sforzo può salvarci.
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Bello a dirsi ma difficilissimo a farsi …
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ahahahah
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