Ho una piantina di gerbera in cucina. Quando l’ho scelta aveva due bei fiori grandi di un giallo mozzafiato. Ho pensato: è lui il vasetto che fa per me. Con il tempo i fiori sono appassiti e ho dovuto potarli: vedevo però, raso terra, piccoli boccioli bianchi e verdi che promettevano grandi soddisfazioni.
Invece no.
Non sono mai cresciuti. Non è sbocciato un bel niente; al contrario, le foglie crescevano, assumevano un colore verde brillante e profumavano di insalata.
Che delusione però, mi aspettavo petali color sole e non vedevo l’ora di sfoggiarli al mondo, come fanno alcune persone che conosco e di cui invidio un sacco il pollice verde.
Tante volte aspettiamo e aspettiamo qualcosa che ci siamo prefigurati nella mente, lo abbiamo già ben chiaro in testa, ma poi non arriva mai. E non ci accorgiamo che un cambiamento invece c’è stato e un progresso si è verificato comunque. Solo che siamo troppo concentrati sulla nostra idea originaria, ormai cristallizzata. L’essenziale è già lì sotto i nostri occhi, ma non vogliamo capirlo.
Quel verde infatti è già stupendo di per sé, è già un miracolo.
L’essenziale è invisibile agli occhi
disse la volpe al Piccolo Principe. Infatti penso questo: tante volte vediamo un cappello invece di un boa che digerisce un elefante: pecchiamo di presunzione e ci manca la fantasia, insomma siamo adulti, giusto? E invece no, dobbiamo lottare contro questa cosa. Vedere il bello anche in ciò che non è andato proprio come volevamo noi. Perché c’è sempre un lato bello.
A scuola non sono riuscita a far migliorare una ragazza, nonostante tutto l’impegno e tutta la comprensione del mondo. Quando il livello non è raggiunto, anche quello minimo, è un po’ una sconfitta anche per l’insegnante. Giravo e rigiravo i voti ma poi ho pensato: il risultato vero è un altro, adesso è serena e si sente parte di un gruppo di amici ed è anche più sicura di sé. Se non sono progressi questi… Il resto arriverà pian piano, secondo me sta già arrivando.
È lecito porsi aspettative anche alte, è fondamentale, ma penso sia importante seguirne il progresso in modo flessibile, vedere meglio e più in profondità cosa cambia e come aggiustare il tiro.
Non lo so se le gerbere fioriranno ancora, ma io intanto mi sono affezionata a questa esplosione di verde, alle foglie ricciolute e al profumino di orto che sprigionano. Ti dico solo che qualcuno in casa le ha scambiate per basilico (ma si può?). E comunque io continuo a sperare…
Sbircia questa simpatica rubrica sul colore verde, io ho scoperto un sacco di curiosità che non conoscevo!
(photo by Clem Onojeghuo on Unsplash)